Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha notificato l’avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per la proposta della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), destinata alla localizzazione del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi.
Tra le aree incluse nella nostra Isola figurano Mandas, Guasila, Barumini, Senorbì, Usellus, insieme ad altri siti ubicati in Sardegna.
L’obiettivo del progetto. Il deposito, una struttura di rilievo nazionale, sarà realizzato per smaltire definitivamente rifiuti radioattivi di bassa e media attività e per lo stoccaggio temporaneo di quelli ad alta attività. La procedura di VAS mira a garantire una valutazione approfondita degli impatti ambientali associati al progetto e una trasparenza totale nei confronti delle comunità coinvolte.
Il processo di consultazione. Il rapporto preliminare è stato diffuso per avviare la fase di consultazione pubblica e raccogliere osservazioni da parte dei soggetti competenti in materia ambientale e delle comunità locali. La procedura prevede un termine massimo di 45 giorni per questa fase, in ottemperanza a quanto stabilito dal D.lgs. 152/2006.
La Sardegna sotto i riflettori. L’inclusione di Mandas, Guasila, Barumini, Senorbì, Usellus e di altre località sarde nel CNAI accende i riflettori sull’Isola, suscitando reazioni di allarme tra i cittadini e le istituzioni locali. Il territorio, già al centro di dibattiti per questioni ambientali, potrebbe giocare un ruolo cruciale nella realizzazione del deposito, ma solleva anche interrogativi sulle ripercussioni ecologiche e socioeconomiche.
Prossimi passi. Le amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e i cittadini sono invitati a partecipare attivamente al dibattito, inviando le proprie osservazioni entro i termini stabiliti. Il progetto rappresenta un passaggio decisivo nella gestione dei rifiuti radioattivi in Italia, con implicazioni significative per i territori coinvolti.
Continueremo a seguire gli sviluppi della procedura, con aggiornamenti sulle decisioni finali riguardanti la localizzazione del deposito. Ci attendiamo una mobilitazione da parte dei cittadini, dei giornalisti, dei comitati e dei gruppi editoriali pari – se non maggiore – rispetto alla battaglia contro la “speculazione energetica” che ha monopolizzato il palinsesto negli ultimi mesi.