Convegno internazionale “L’enigma delle torri” dal 25 al 27 ottobre: dibattiti e visite nei siti archeologici di Villanovaforru, Villanovafranca e Siddi

Archeologi provenienti dagli Stati Uniti, dalla Penisola Iberica, dalle isole Baleari, dalla Corsica e naturalmente dalla Sardegna e dalla Penisola Italiana, saranno ospiti del Convegno Internazionale programmato su tre giorni, un simposio della ricerca scientifica sul tema delle torri nel mediterraneo occidentale durante la preistoria e la protostoria ‘L’enigma delle torri. Le origini del fenomeno delle torri nel Mediterraneo occidentale’ che andrà in scena in Marmilla da venerdì 25 a domenica 27 ottobre tra Villanovaforru, Villanovafranca e Siddi, Comune Capofila.

Durante le età dei metalli, fra Calcolitico, età del Bronzo e del Ferro, quindi fra III e I millennio a.C., il fenomeno delle torri e dei complessi fortificati si attesta in varie regioni del Mediterraneo: dal prestigioso sito di Los Millares in Spagna fino alla Torre e al Casteddu della Corsica meridionale, ma anche i Talayots delle Baleari e i Nuraghi della Sardegna. L’incontro tra accademici sarà l’occasione per approfondire le varie declinazioni ma anche gli elementi di contatto tra questi particolari monumenti preistorici. Non solo: il convegno non si limiterà alla descrizione delle strutture turrite e/o delle loro architetture, ma sarà anche  l’occasione per sviscerare le problematiche sociali, politiche ed economiche che diedero vita a un fenomeno di lunga durata e diffuso in tutto il Mediterraneo centrale e occidentale.

L’appuntamento internazionale dedicato all’Enigma delle torri è promosso dai Comuni di Villanovaforru, Villanovafranca e Siddi, con il contributo della RAS Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con la Fondazione Villanovafranca e con il Parco e Museo “Genna Maria”. Il coordinamento organizzativo è affidato all’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

La Marmilla è un territorio ricco di emergenze archeologiche che testimoniano la frequentazione dell’area dal neolitico fino all’età punico-romana e medioevale e i tre paesi ospitanti la convention internazionale hanno una lunga tradizione di ricerca archeologica e di promozione del territorio. Villanovaforru da centro agricolo si è rapidamente elevato a punto di riferimento culturale soprattutto in ambito archeologico. Un piccolo centro di circa 700 abitanti che vanta testimonianze storiche di assoluto rilievo oltre alla presenza del Museo archeologico che ospita i reperti provenienti dal vicino nuraghe “Genna Maria” e da tutto il territorio, testimonianze che hanno consentito una ricostruzione puntuale del passato preistorico e storico di questa regione. Villanovafranca è invece situata al confine con la Trexenta, in posizione dominante tra le colline tondeggianti della Marmilla. I tanti insediamenti archeologici sono riferibili precipuamente al periodo protonuragico e nuragico e tra essi spicca il nuraghe Su Mulinu, nel quale è stato rinvenuto l’eccezionale altare sacrificale di età nuragica con vasca in arenaria locale, riferibile all’VIII secolo a.C., un unicum nell’Isola. Il paese ospita inoltre il Museo archeologico dove sono esposti i reperti provenienti dal nuraghe, ancora in fase di scavo. Il prezioso centro storico di Siddi offre chiese, case padronali e l’ottocentesco Ospedale Managu, che ospita l’ultima sessione del convegno; ma è nell’agro che spicca, sul versante orientale dell’altopiano basaltico di Pran’e Siddi, l’area naturalistico-archeologica di ‘Sa Fogaia’ dove è presente il protonuraghe omonimo e, a poca distanza, la monumentale tomba dei giganti di Sa Domu ’e s’Orcu, una delle meglio conservate dell’Isola.

Abbiamo ritenuto doveroso riorganizzare anche quest’anno il Convegno internazionale di archeologia, allargando la rete grazie all’adesione del Comune di Siddi, a dimostrazione che il progetto cresce e va avanti – spiega il Sindaco di Villanovafranca Matteo Castangia -. La promozione della ricerca sui nostri beni archeologici, anche attraverso questi convegni internazionali con studiosi dall’alto profilo è un punto di forza delle nostre politiche, anche perché importante strumento di promozione turistica. Confidiamo che anche quest’anno, come nella precedente edizione, tutto vada per il meglio, e attendiamo gli esiti di questo nuovo confronto scientifico”.

“La valorizzazione della cultura locale, nel caso specifico la parte archeologica, è al centro del nostro progetto di sviluppo per il Comune di Siddi – commenta il Sindaco Marco Pisanu . Lo abbiamo dimostrato interloquendo con studiosi e accademici provenienti da ogni parte del mondo in occasione delle due Summer School che si sono tenute durante le estati; lo ribadiamo con questo appuntamento di prestigio, utile per fare il punto sugli studi del settore, con ineluttabili ricadute positive sul territorio. Per tre giorni questa parte della Marmilla sarà la capitale scientifica dell’archeologia, per indagare e approfondire l’enigma riguardo le torri che da sempre appassiona non solo il mondo scientifico”.

Pienamente d’accordo anche il vice Sindaco di Villanovaforru Matteo Mandis: “È apprezzabile che l’esperienza positiva dello scorso anno abbia avuto un seguito. Riunire attorno a un tema comune a tutto il Mediterraneo studiosi e studiose di livello internazionale è un’occasione di crescita e di prestigio per i nostri musei. Il confronto con il contesto esterno è sempre salutare, soprattutto quando si tratta di fare approfondimento sul nostro patrimonio storico e sulla nostra identità. Il convegno contribuisce peraltro alla realizzazione di una delle funzioni del museo, ovvero non essere un semplice centro di esposizione di reperti, ma anche un motore di iniziative e di ricerca di livello accademico, in continuo movimento”.

Così come nell’edizione dell’anno scorso, il convegno si aprirà a Villanovaforru, venerdì 25 ottobre, nella Biblioteca comunale. Dopo i saluti delle autorità la presentazione del convegno sarà a cura di Giacomo Paglietti e Mauro Perra. Il primo a relazionare sarà Riccardo Locci riguardo ‘Il nuraghe arcaico Cuccuru Spignau: riflessioni sull’architettura e prospettive della ricerca’. A seguire, dopo il coffee break, spazio a Tomeu Salvà Simonet, che presenterà un approfondimento su ‘Las islas Baleares: entre navetas y talayots’, a Giovanna Pietra, che porterà una relazione ‘Sull’architettura nuragica: i dati del nuraghe Diana di Pani Loriga (Santadi)’, e a Giacomo Paglietti, in merito ai ‘Nuraghi isodomi e bicromi: quale significato?’. La discussione di fine mattina sarà a cura di Gianfranca Salis; alle 16 la visita al nuraghe di Genna Maria e al museo archeologico.

Sabato 26 ci si sposterà nel Museo Su Mulinu di Villanovafranca. Ai saluti del Primo Cittadino faranno seguito gli interventi di Fulvia Lo Schiavo (‘Torri e metalli’) e Alessandro Usai (‘Dal nuraghe arcaico al nuraghe classico. Il nuraghe Orgono di Ghilarza). E ancora Juan Antonio Cámara Serrano, Alberto Dorado Aleios, Carlos Rodríguez Rellán, Jesús Cámiz Caro, Liliana Spanedda e Fernando Molina González, che approfondiranno insieme ‘Le fortificazioni di Los Milares’, poi Maurizio Cattani e Florencia Debandi su ‘La continua trasformazione delle strutture monumentali tra III e II millennio a.C.: un filo comune e i molteplici significati’, infine Mauro Perra e Daniela Orrù riguardo ‘Il sistema delle torri nuragiche nel territorio del Pran’e Muru di Orroli e Nurri’. La discussione della seconda giornata sarà moderata da Riccardo Locci, mentre nel pomeriggio spazio alla visita al sito e al Museo Su Mulinu.

La giornata conclusiva, domenica 27 ottobre, appuntamento presso l’ex ospedale Managu di Siddi. Anche in questo caso il meeting si aprirà con i saluti istituzionali. La scaletta poi prevede le relazioni di Emily Holt, Julia Gustafson e Mauro Perra su ‘Fragile ecosystems and social organizations: the case of Pran’e Siddi at the time of the nuraghi’, Joseph Cesari, Kewin Peche-Quilichini, Paul Nebbia su ‘Bilan Historiographique de connaissances e perspectives d’études des architectures turriformes de l’age du Bronzo de Corse’. E dopo la pausa caffè spazio a Gianfranca Salis, con ‘Un contributo allo studio dei monumenti nuragici del Bronzo Medio. Nuovi dati dal Bruncu Madugui di Gesturi’, quindi Marco Cabras, Federico Porcedda, Riccardo Cicilloni con ‘Torri nuragiche e paesaggio: modalità ubicative e scelte territoriali’, e Angela Antona e Vittorio Angiusin merito a ‘Origine e diffusione del fenomeno nuragico nella Sardegna settentrionale e nella Corsica meridionale: un’ipotesi di lavoro’. Con le conclusioni finali terminerà la parte scientifica della tre giorni, che prevede infine per il pomeriggio le visite ai siti di Sa Fogaia e Sa Dom’e S’Orku.


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