La festa del popolo sardo. Così la Regione definisce Sa Die de sa Sardigna. La giornata di celebrazione è stata istituita nel 1993 dal Consiglio regionale per ricordare l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con la quale i sardi cacciarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna.
A Barumini si celebra l’identità della Sardegna con un doppio evento: l’inaugurazione della mostra “I musei raccontano il territorio. Barumini, Villanovafranca, Villanovaforru” e la presentazione ufficiale della mostra “Sa Sartiglia: la Sardegna in una stella”.
«Si tratta del racconto di due aspetti della cultura sarda differenti tra loro – spiegano gli organizzatori della Fondazione Barumini Sistema Cultura -, lontani geograficamente e temporalmente, ma proprio per questo complementari e parte integrante della nostra identità».
La mostra “I musei raccontano il territorio. Barumini, Villanovafranca, Villanovaforru”, fortemente voluta e promossa dai rispettivi Comuni, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias e Ogliastra, è una piccola ma significativa esposizione temporanea di materiali archeologici del Civico Museo Archeologico “Genna Maria” di Villanovaforru e del Civico Museo Archeologico “Su Mulinu” di Villanovafranca, reperti provenienti da alcuni dei contesti più importanti del territorio.
Il principio ispiratore della mostra è infatti, negli intenti dei promotori, quello di creare un racconto, un’anticipazione di quel “museo diffuso” che è la Marmilla, regione ricca di storia, di musei, di monumenti e di siti archeologici immersi in una cornice ambientale e paesaggistica unica. L’esposizione si propone, così, come la prima di molte tappe che portano il visitatore alla scoperta del territorio e delle sue molteplici risorse.
La mostra “Sa Sartiglia: la Sardegna in una stella”, è invece dedicata alla celebre “Sartiglia” di Oristano, raccontata attraverso cavalli e cavalieri, abiti e maschere, stelle e spade, suoni e colori, che da protagonisti di uno straordinario spettacolo in scena ogni anno in occasione del Carnevale, si rendono emblemi, rappresentando l’antica corsa alla stella in una straordinaria esposizione. Si tratta di una mostra che nasce con lo scopo di promuovere e diffondere la storia, i valori, i riti e i simboli di questa manifestazione del carnevale tradizionale sardo unica ed affascinante. Tre sono le sezioni, in rappresentanza dei suoi momenti cruciali: la vestizione dei protagonisti della Giostra, la corsa alla stella, e le pariglie, straordinarie evoluzioni equestri. In esposizione, i pregiati abiti utilizzati dai cavalieri, le maschere, le stelle, le spade, gli stocchi, strumenti usati per la corsa, le coloratissime rosette che decorano i finimenti dei cavalli, video in bianco e neroche raccontano la Sartiglia dal 1957 ai nostri giorni e filmati che ripropongono specifici passaggi dell’evento, riproducendo i suoni che accompagnano la sua evoluzione. Ad arricchire l’esposizione, la straordinaria installazione dell’artista oristanese Federico Fadda che riproduce una pariglia a grandezza naturale.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Fondazione Sa Sartiglia Onlus e la Fondazione Barumini Sistema Cultura. L’evento avrà luogo il 28 aprile alle ore 11 presso il Centro Giovanni Lilliu, a Barumini; le due esposizioni saranno visitabili fino al 31 ottobre 2017.