«Date coperte e cibo per salvare Lilly»

La cagnetta Lilly, sepolta viva per tre giorni con un cappio al collo e sotto un mucchio di pietre, cerca una nuova casa. L’appello è stato lanciato dalla veterinaria Stefania Garau e da Federica Pittau di Barumini, che si prendono cura del povero animale: «Ci auguriamo che qualcuno si faccia avanti per l’adozione. Sicuramente non finirà in un canile». La cagna, meno di un anno di vita, incrocio fra un setter e un epagnuel breton, è stata salvata da due ragazzi di Barumini, Stefano e Manolo Sergi, dopo essere stata sepolta con il collo legato ad una pietra con una fune nel costone di Monti Essi, nelle campagne fra Barumini e Las Plassas. Ieri stava meglio. «Le sue condizioni migliorano», ha aggiunto la veterinaria, «Lilly ha iniziato ad alimentarsi da sola e vorrebbe sempre mangiare. Noi le stiamo somministrando il cibo in giuste dosi». La sua triste storia, per fortuna a lieto fine, ha commosso e indignato l’intesa Isola. «Abbiamo bisogno di coperte e omogeneizzati», hanno concluso i due angeli della cagnetta. Chi volesse proporsi per l’adozione può scrivere alla mail prolilly@tiscali.it . Il punto di raccolta è il bar Centrale del paese.


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